25 giugno 2015
Il rio Tinella, il principale affluente del Belbo, è sempre e costantemente attaccato, anche da qualche sostenitore dell’enoturismo con bellissimi SITI WEB coi quali magnifica la bontà dei suoi prodotti e illustra le magnificenze dei suoi vigneti inseriti in territorio Unesco.
Tali comportamenti scorretti però non incentivano per nulla la promozione dell’enoturismo, anzi fanno una fortissima concorrenza sleale a chi produce vino in modo virtuoso.
Chi si comporta così scorrettamente se ne frega dell’ambiente, dei rii, dei torrenti, dei fiumi e dell’acqua in genere. Per lui quelli che risiedono a valle non hanno diritti. A lui cosa importa se muore ogni forma di vita acquatica? Non gli importa nulla dei doveri che abbiamo per il mantenimento dei territori Unesco, non gli importa nulla della recente legge varata che punisce penalmente i reati ambientali, né tantomeno della recente Enciclica “Laudato si” di Papa Francesco
Se chi inquina senza alcun ritegno solo dovesse andare ad attingere l’acqua da bere con il secchio, come si faceva un tempo, saprebbe dare il giusto valore all’acqua che è, e dovrà continuare ad essere, un bene comune, quindi di tutti.
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Nella fotografia scattata il 25 giugno 2015 alle ore 11,09 si vede chiaramente a sinistra l’acqua cristallina di un piccolo rio affluente del Tinella, in provincia di Asti, ma si vide anche chiaramente l’apporto inquinate di uno scarico quasi certamente abusivo di una attività produttiva, proveniente dalla provincia di Cuneo (siamo ai confini delle provincie). Il grado di inquinamento, percepito anche con una sola occhiata veloce, ha raggiunto un livello pericoloso anche per l’ igiene pubblica.
Noi di Valle Belbo Pulita, individuato l’abuso, abbiamo subito provveduto ad attivare i tecnici dell’A.R.P.A per i loro compiti di istituto.
Se non si provvede subito a richiamare chi continua ad inquinare e a fare assumere un comportamento corretto, a cambiare mentalità, presto si dovranno fare interventi riparatori (bonifiche) molto costosi per la comunità.
Noi dell’associazione “ Valle Belbo Pulita “, consapevoli che non tutti i problemi si possano risolvere immediatamente, invitiamo le autorità competenti territorialmente, la Regione Piemonte, le provincie di Asti e Cuneo, i comuni rivieraschi i quali hanno compiti e responsabilità territoriali, ad affrontare la situazione di petto e a cominciare a risolvere il problema. Un appello va anche a tutte le istituzioni responsabili della tutela ambientale con particolare riguardo per la qualità delle acque dei nostri corsi d’acqua come Belbo e Tinella che sono la corona naturale ai nostri ineguagliabili territori vitivinicoli
Continueremo a vigilare attentamente come sempre….e non solo nel periodo della vendemmia , ma tutto l’anno, segnalando sempre alle autorità competenti ogni abuso .
Per il direttivo di Valle Belbo Pulita
Gian Carlo Scarrone
Perfettamente d’accordo circa la richiesta di ripristino ambientale da parte della ditta inquinante. Vittorio di Csstagnole Lanze
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By: Vittorio Fiore on 27 giugno 2015
at 5:00 PM