Il Questo era il colore del Belbo a Canelli sotto il ponte di Corso Libertà il 17 Aprile 2010 alle ore 18,30 …. ma quale libertà ???. abbiamo gli occhi per vedere, ma anche il cervello e con quello sappiamo anche giudicare
Aggiornamento Informazione
Negli scorsi mesi invernali, caratterizzati da frequenti ed abbondanti precipitazioni , capitava spesso di vedere sul ponte di corso Libertà diversi concittadini ammirare compiaciuti le acque che scorrevano limpide come non mai. Il disastroso inquinamento dell’ estate del 2008 sembrava solo più un triste ricordo. Improvvisamente però Canelli è piombata nell’ incubo: acque cerulee a giorni alterni hanno sostituito quelle limpide viste in precedenza, successivamente abbondanti liquami scuri si sono mescolati alle acque delle nevi appena disciolte.
A tale vista i responsabili dell’ associazione “ Valle Belbo Pulita” si sono subito messi in allarme, hanno fatto frequenti sopralluoghi lungo il corso d’ acqua, hanno allertato le autorità che hanno il compito di vigilare. Intanto il Belbo continuava a trasportare reflui di colore grigio, ben visibili dai passanti. A seguito poi dell’ ennesimo pesante episodio di inquinamento, sabato 17 aprile, dopo aver interessato gli amministratori comunali di Canelli che subito hanno sporto denuncia, il presidente dell’ associazione ha mandato un dettagliato esposto alle Prefetture di Asti e di Cuneo, alle Procure della repubblica di Alba e di Asti ed agli altri Organi competenti a tutelare l’ ambiente percorso dal torrente. Nell’ esposto Gian Carlo Scarrone evidenzia quanto ha potuto osservare durante i sopralluoghi assieme all’ Assessore Gandolfo fatti da Canelli a oltre Santo Stefano Belbo.
Ha denunciato in particolare di aver constatato presso il depuratore di Santo Stefano Belbo, assieme al personale preposto al suo funzionamento, che una quantità di reflui provenienti dalla fognatura che immette nel depuratore erano di gran lunga superiore alla capacità di ricezione della vasca stessa per cui venivano forzatamente sversati nelle acque del Belbo, scavalcando tutto l’ impianto. Ha inoltre denunciato di aver visto scarichi che immettevano in Belbo acque non depurate.
Scarrone conclude l’ esposto:” Chiedo vengano perseguiti i reati e /o gli illeciti amministrativi meglio ravvisati dalle S.V.Ill.me rendendomi disponibile a fornire ogni ulteriore informazione in qualità di persona informata dei fatti”.
Il suo disappunto trova infine sfogo nella seguente dichiarazione:
“ Sono profondamente indignato. Altro che enoturismo e paesaggio vinicolo come Patrimonio dell’ Unesco” .
Certo è che l’ elevatissima antropizzazione della media valle Belbo non permette ulteriori distrazioni o interventi dolosi da parte di nessuno. I soci dell’ associazione Valle Belbo Pulita, che ormai hanno raggiunto il ragguardevole numero di 1000” sono ben consapevoli di questo pericolo. Pertanto sono assiduamente impegnati nell’ opera di controllo e di denuncia in occasione di ogni seppur minima trasgressione.
Terzano Romano
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